"Il primo capitolo di questo libro doveva essere un brevissimo racconto dove un uomo di nome Arturo perdeva una scarpa volando giù per la tromba delle scale. Passò del tempo, io scrivevo altre cose, però di tanto in tanto quell'ometto volante mi tornava sotto gli occhi (col computer succede), così capitò che a forza di vederlo bighellonare tra i miei scritti me lo ritrovai dentro un altro raccontino. Quando mi occupai di lui per la terza volta erano già trascorsi alcuni mesi dalla stesura del primo episodio, ma il signor Arturo mi stava aspettando pronto a partire per una nuova avventura. Anche per il quarto e il quinto racconto le cose andarono nello stesso modo, io lavoravo, prendevo le ferie, uscivo con gli amici, scrivevo storie di tutt'altro genere, quando all'improvviso quel bancario strambo mi trascinava in una delle sue complicate vicende. Il giorno che il numero dei racconti superò la decina cominciai a capire che non mi sarei liberato facilmente di lui. È andata a finire che il signor Arturo mi ha tenuto compagnia per una fila d'anni, una compagnia piacevole e discreta.
Poi all'improvviso, senza che potessi fare niente per impedirlo, il signor Arturo ha ritrovato la sua scarpa. È stato solo allora, dopo aver scritto il numero ventidue, che i racconti del signor Arturo mi sono apparsi per quello che erano, i capitoli di un romanzo che si era concluso sotto i miei occhi senza che io lo avessi nemmeno iniziato."
Il romanzo del signor Arturo viene presentato qui con le stesse prefazioni che comparvero a cadenza quindicinale sul portale www.sburover.it tra il 2009 e il 2010. Gli editori di cui si parla in quelle prefazioni sono gli amici Giorgio Giovannini e Paolo Patuelli, titolari di quel sito. Cercandolo, il libro (privo delle prefazioni) dovrebbe essere acquistabile anche nella versione cartacea curata da Lampidistampa. Qui è leggibile col pc e scaricabile gratuitamente da chi usa un reader.